Smart Sabaf: l'utilizzo intelligente del gas
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Settembre 2011 - Smart Sabaf: l'utilizzo intelligente del gas per una Smart City: un utilizzo intelligente del gas porterebbe risultati interessanti nell’ottica di una città sostenibile: una città come Milano potrebbe risparmiare quotidianamente 61.116.115 litri di gas ed una come Roma addirittura 111.142.840 litri, ogni giorno.

 

 

 

La tecnologia dei bruciatori Sabaf Serie II AE e AEO, con un’efficienza del 69% permetterebbero un risparmio energetico importante per il nostro pianeta.

 

Con l’espressione Smart City si intende oggi uno spazio urbano che ha una visione strategica del proprio futuro e promuove così, proprio in quest’ottica, lo sviluppo sostenibile, la facilità negli spostamenti, la propria immagine turistica e l’innovazione, grazie ad un ambiente creativo e stimolante.

 

La Comunità Europea, nell’obiettivo di ottenere dati discutibili su basi oggettive, ha stabilito alcuni parametri di riferimento: nel modello di una Smart City rientrano così aspetti che esulano dal solo sviluppo economico e che considerano elementi quali la partecipazione, il capitale sociale ed il consumo energetico.

 

In quest’ottica, Sabaf, tra i primi tre leader mondiali nella produzione di componentistica per la cucina a gas, svolge un ruolo di grande importanza.

 

I suoi bruciatori di ultima generazione, Serie II AE e AEO, raggiungono un’efficienza media del 69%, contro una normativa europea EN 30.2.1 che richiede il 52%. Questo significa un risparmio enorme in termini di tempo di cottura, ma anche di emissione di CO2 e di spreco di gas.

 

Prendendo come riferimento i consumi di gas metano di un piano cottura a 4 fuochi dotato di bruciatori standard ed ipotizzando un utilizzo giornaliero, alla portata nominale, di 1 ora dei bruciatori semirapido e rapido o di 30 minuti dell’ausiliario, la riduzione in termini di consumo di gas - al netto di tutte le dispersioni di calore - è di circa 96 litri al giorno.

 

Ipotizzando una vendita annua di bruciatori Serie II AE - AEO pari a quella globale registrata da SABAF nel 2010 (circa 23.000.000 di pezzi, pari a 5.750.000 piani cottura a 4 fuochi), l'utilizzo del bruciatore SABAF Serie II AE - AEO consentirebbe ogni anno un risparmio di oltre 202.500.000 m3 di gas metano.

 

Ma i risultati diventano ancora più sorprendenti se prendiamo in considerazione il risparmio energetico che si avrebbe a livello familiare, se ogni piano cottura montasse questo tipo di componente:

 

• Milano, con i suoi 1.331.8071 abitanti e 632.6722 unità abitative registrerebbe quotidianamente un risparmio di 61.116.115 litri di gas;

 

• Roma, che conta addirittura 2.768.4153 abitanti e 1.150.5474 abitazioni, risparmierebbe fino a 111.142.840 litri di gas ogni giorno;

 

• Napoli, con una popolazione di 959.2795 persone e 361.6546 unità abitative, avrebbe un risparmio quotidiano di 34.935.776 litri di gas.

 

Ma i risparmi restano importanti anche su città di piccole o medie dimensioni, come possono essere ad esempio Trieste, Verona o Bari, che contano rispettivamente 205.5637, 264.5458 320.1469 abitanti, con 111.25010, 114.55711 e 131.40912 unità abitative. In questo caso i risparmi si attesterebbero, per la prima a 10.746.750, mentre per la seconda a 11.066.206 e per la terza a 12.694.109 litri di gas, sempre in un’unità di tempo giornaliera.

 

Risultati interessanti che una città intelligente dovrebbe prendere in considerazione, anche nell’ottica del raggiungimento, entro il 2020, dei obiettivi richiesti dalla Comunità Europea, ossia la riduzione del 20% delle emissioni di gas ad effetto serra e, contestualmente, il risparmio energetico alla stessa percentuale.

 

Da sempre impegnata al raggiungimento di nuovi obiettivi nell’efficienza dell’uso delle risorse, nel pieno rispetto di sicurezza e qualità, Sabaf è organismo di una società nella quale input ed output devono essere in equilibrio con gli interessi legittimi di tutte le parti coinvolte, dal management ai lavoratori, dagli stakeholder all’ambiente circostante. L’azienda bresciana applica uno sforzo continuo, anche a livello di investimenti nella ricerca, per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro, abbattere a livelli insignificanti le emissioni e i residui delle lavorazioni derivanti dai numerosi processi produttivi. Ma anche l’impegno nell’abbassare il consumo di energia e materiali durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

 

 

 

 


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