State of the World 2010

I problemi sociali ed ecologici con i quali ci stiamo confrontando dimostrano il fallimento della cultura del consumismo. Basata sull’individualismo, sulla massimizzazione dei profitti nel breve termine, e sulla convinzione per cui la realizzazione personale sta in ciò che si ha, questa cultura ha generato una quantità di problemi apparentemente insolubili: la crisi climatica, le ineguaglianze tra gli individui e gli stati e un’insopportabile infelicità legata al nostro stile di vita. È quindi urgente un’inversione di rotta che conduca a una cultura basata sulla sostenibilità. I cambiamenti culturali avvengono però solo quando si sommano le spinte provenienti da una molteplicità di attori sociali: gli individui prima di tutto, ma anche la scuola e le varie forme di comunità, i media, l’arte, il mondo degli affari e la politica. Il rapporto State of The World 2010 esplora i confini di questa nuova cultura e ci presenta i suoi protagonisti, nella convinzione che un mondo più sostenibile è un mondo più sano, più giusto e, soprattutto, più felice.

 

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State of the world 2010. Trasformare la cultura del consumo. Rapporto sul progresso verso una società sostenibile, a cura di Gianfranco Bologna, di Worldwatch Institute (Edizioni Ambiente 2010)


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