Carta e cartone: arte povera e bella
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Durante la grande mostra organizzata da Comieco al Museo Diocesano milanese nella primavera 2011, "Vivere e pensare la carta e il cartone tra arte e design" ci siamo già emozionati nello scoprire quanti oggetti e opere siano nati negli ultimi anni a partire dalla preziosa e utile cellulosa. Manufatti e interpretazioni artistiche che restituiscono l’attualità creativa della carta. Una scatola, mille scatole, metri e metri di cartone alveolare o “corrugato” possono diventare le basi per costruire installazioni di forte impatto visivo ed emozionale, come insegna il grande Maestro dell’ Arte povera Michelangelo Pistoletto: labirinti infiniti e grandi “pozzi” di cartone realizzati tra il 1969 e il 2008 e raccolti nella mostra oggi in corso (fino al 17 settembre) alla Serpentine Gallery di Londra (uno spazio che il nostro Museo del Novecento da poco aperto a Milano dovrebbe imitare in quanto a politiche culturali).

 

Sotto il titolo “The mirror of judgement” Pistoletto esibisce i suoi oggetti visionari all’interno di un percorso che lui stesso definisce “una strada ventosa e protetta dalla deforestazione che ci porta in un luogo di rivelazione e conoscenza”. Un sentiero che può anche condurre al “terzo paradiso”, titolo di una serie di opere che alludono alla convivenza pacifica tra le principali religioni del mondo (cristianesimo, ebraismo, islam e buddismo). Metafora di un viaggio che può rivelarsi molto personale. Dal labirinto al cumulo di scatole riciclate e assemblate ad arte, si cambia meta e si arriva a Cordoba, Argentina, dove campeggia la macro-installazione (è alta 8 metri emezzo e pesa 4 quintali) dell’artista Pablo Curutchet. “Box” riunisce decine e decine di scatole di cartone a creare una scultura antropomorfa che sbuca da un cavalcavia cittadino. Il monito sembra essere: “ricordati che le cose ingombrano questo nostro Pianeta, trattale con cura, dismettile ad arte e, soprattutto, comprale solo quando serve davvero!”. Gli fa eco l’artista newyorchese Swoon, con la sua opera “The ice queen” (esposta in questi mesi negli spazi esterni del MOCA-Museo di Arte contemporanea- di Los Angeles), costruita in oltre un mese di lavoro: una suggestiva installazione-tenda in carta leggera e tagliata a segmenti che includono frammenti di stoffa da riciclo.

 


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