Campagna Ikea "A casa si cresce sicuri" |
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È partita il 20 febbraio la campagna Ikea "A casa si cresce sicuri", un corso gratuito sulla sicurezza dei bambini in casa e il primo soccorso pediatrico realizzato in collaborazione con Save The Children e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
La campagna coinvolgerà 21 negozi di IKEA in Italia per informare tutti coloro che vivono con i bambini sui temi della protezione, della sicurezza in casa e del primo soccorso pediatrico in caso di incidenti domestici.
Oltre la metà di tutti gli incidenti ai bambini accadono tra le pareti di casa. I bambini vedono il mondo con occhi diversi dagli adulti e spesso non sono consapevoli dei pericoli. Ecco perché sono coloro che vivono con i bambini nella vita quotidiana a dover essere informati e resi consapevoli dei rischi e delle modalità corrette di intervento in caso di incidenti. Su questa base IKEA, Save the Children e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno dato vita ad un progetto divulgativo capillare.
La campagna prende il via il 20 febbraio presso il punto vendita di Villesse e prevede incontri gratuiti e aperti a tutti (clienti, visitatori e collaboratori IKEA) sulla sicurezza in casa, la protezione dei bambini e il primo soccorso in età pediatrica. Medici, infermieri ed esperti daranno consigli su come proteggere i bambini, su come prevenire gli incidenti domestici e sulle tecniche di primo soccorso pediatrico (incluse le tecniche di disostruzione, le manovre rianimatorie e la gestione delle emergenze).
Gli incontri dureranno circa 90 minuti e si apriranno con la testimonianza di alcuni esperti di Edi Onlus, Cooperativa che gestisce le attività di formazione di Save the Children, che parleranno della protezione dei minori, ovvero di cosa ha bisogno un bambino all’interno della propria casa e del proprio contesto familiare. Nello specifico, i formatori presenteranno i quattro capisaldi della genitorialità positiva, volti a promuovere un approccio educativo che aiuti gli adulti a sostenere i propri figli e a crescere insieme a loro.
Seguirà l’intervento di medici e infermieri dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù con informazioni dettagliate sui rischi di incidenti per i bambini legati alle varie stanze della casa. Gli operatori del Bambino Gesù, che svolgono la loro attività quotidiana nei dipartimenti di Pediatria e di Emergenza, illustreranno le modalità di gestione delle emergenze e delle urgenze, le tecniche di disostruzione delle vie aeree e le manovre rianimatorie pediatriche. Il Centro di Formazione del Bambino Gesù per la rianimazione cardiopolmonare pediatrica è il primo in Italia come numerosità di corsi svolti e istruttori certificati. Per chi è interessato sarà possibile anche fare delle prove pratiche delle tecniche di primo soccorso con dei manichini messi a disposizione. Il calendario di tutti gli incontri, che non hanno l’ambizione di creare dei soccorritori ma di rendere consapevoli sui temi della sicurezza, è disponibile all’indirizzo: spazioallavita.IKEA.it/cresceresicuri
Per ulteriori informazioni:
IKEA Italia Retail srl Relazioni Esterne: 02929271 – Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
NUMERI
Ogni anno in Italia, circa 50 bambini muoiono o hanno esiti neurologici gravissimi, per l’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Gli incidenti domestici costituiscono oltre il 50% degli incidenti in età pediatrica. I rischi sono legati alle fasce d’età. Da 0 a 3 mesi la maggior parte degli incidenti è dovuta alla disattenzione dei familiari: cadute da fasciatoio, marsupio, letto, incongrua somministrazione di alimenti o farmaci. Dai 3 ai 6 mesi aumenta il rischio di cadute per la maggiore mobilità del bambino. Da 6 a 12 mesi i pericoli maggiori sono ancora le cadute, le ingestioni e inalazioni di corpi estranei. Da 1 a 3 anni è l’età maggiormente a rischio di incidenti per la maggiore autonomia del bambino: intossicazioni, traumi, ustioni, ingestioni ed inalazioni di corpi estranei. Dai 3 ai 6 ricorrono i traumi legati all’attività ludica, mentre oltre i 6 anni quelli legati allo sport.
Un adeguato e tempestivo soccorso nei primi 15 minuti, volto a valutare e sostenere le funzioni vitali, può modificare l’aspettativa della qualità di vita.
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