LA 15° Biennale di Architettura di Venezia guarda alla riqualificazione delle periferie e dei territori di frontiera

Dal 28 Maggio al 27 Novembre, apre a Venezia la 15a Mostra Internazionale di Architettura con il tema “Reporting from the Front”, sotto la direzione dell'architetto cileno Alejandro Aravena.

Un periodo di scollamento, quello degli ultimi anni, tra architettura e società civile, su cui Aravena invita a riflettere chiedendo ai protagonisti di questa Biennale di suggerire soluzioni in cui l’architettura torni ad essere pensata in chiave sociale, portatrice di messaggi e soluzioni utili alla collettività e agli individui.

Chiamato dal British Council in qualità di partner tecnico, iGuzzini illumina il British Pavillon e la mostra “Home Economics” dove i tre curatori, Shumi Bose, Jack Self e Finn Williams si interrogano sui cambiamenti socio-culturali della società britannica relativamente al modificarsi dei ritmi e dei percorsi di vita: un tema nel quale la luce è anch’essa protagonista del concetto di innovazione sociale. “Trustics” è invece il titolo dell’esposizione pensata dall’Equipo Mazzanti nel padiglione Colombiano, dove si indagano le possibilità attraverso cui l’architettura e il processo di progettazione stesso generano sicurezza e “confidence”: ancora una volta, luce-progettazione architettonica-sicurezza sono temi che coesistono e di cui la luce è parte fondante.

La luce iGuzzini accende altri progetti esposti a Venezia, quali l’avveniristico progetto Matrix dell’architetto russo Boris Bernaskoni, la mostra a sfondo sociale di Architecture-Studio dell’architetto Martin Robain e il padiglione francese: percorsi dove la luce è pensata per sottolineare il legame con l’architettura, nel rispetto del linguaggio voluto e adottato dai curatori.


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